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DUE PERICOLI PER LA CIVILTA' DELL'EUROPA CRISTIANA
1. LA FAMIGLIA ALLO SBANDO
Venerdì 15 ottobre '99, a Margifaraci, dalle 21 fino alle 23, in circa 600 abbiamo pregato davanti a Gesù Sacramentato per il risanamento delle nostre famiglie cristiane, dove c'è il deposito della fede, perché è nelle famiglie cristiane che c'è un ricco deposito della fede cristiana vissuta, e quando questo patrimonio di fede cristiana viene dilapidato, rischia di perdersi definitivamente. Si, è la Chiesa sono le istituzioni che tutelano la fede, e la fede non può venir meno nel mondo; però il vivaio dove la fede viene alimentata è la famiglia, e la famiglia oggi è profanata; la famiglia ha subito una spallata tremenda nella nostra Europa. Proprio in questi giorni il Parlamento francese, con 315 voti favorevoli, 249 contrari e 4 astenuti, ha approvato il Pa.c.s., cioè il Patto civile di solidarietà, che significa che le convivenze civili vengono equiparate ai matrimoni, con tutti i diritti e i doveri. Questa e una spallata alla famiglia cristiana, in una nazione tipicamente cristiana, dove di cristianesimo c'è adesso molta deficienza, per l'avanzare di dottrine erronee, e perché i costumi non sono più cristiani, una spallata alla famiglia nel cuore dell' Europa. Per di più il Pa.c.s. viene esteso alle coppie gay, per cui un uomo è un uomo possono costituire un patto sociale, ed hanno gli stessi diritti e le stesse agevolazioni di una famiglia costituita attraverso il matrimonio, con la sola proibizione dell'adozione di figli. Come vedete la famiglia è inquinata, è indebolita, anche dalle leggi civili, e a questo si è arrivati perché nella famiglia è entrato il peccato, è venuta meno la fede ed è entrato il peccato, il peccato in tante e tante forme; e siccome il peccato non soltanto deteriora ma sgretola, la famiglia è sgretolata come un edificio, comincia a crollare, e il nemico avanza. Dobbiamo correre ai ripari, perché la famiglia è minacciata in tutta l'Europa, in quest'Europa cristiana che ha radici cristiane, e che adesso sta rinnegando le radici cristiane; e la prima ad essere colpita è la famiglia. Se si sgretola la famiglia, la società non sarà più cristiana, ma sarà una società post-cristiana, pagana, dove ci può essere di tutto, dove anche il senso naturale del matrimonio può crollare, dove la libertà individuale avrà il sopravvento, sacrificando valori tradizionali, non soltanto cristiani, ma anche valori naturali di tutte le genti, che durano da quando il mondo esiste. E siccome il pericolo c'è, il veleno c'è, noi chiediamo al Signore il risanamento delle famiglie. Bisogna riconsolidare la fede in Cristo Gesù, la fede cristiana, e consolidare l'amore, la stabilità, la fedeltà, perché tutto oggi si riduce alla rivendicazione della propria autonomia, della propria personalità a cui tutti e tutto devono cedere. E allora chiediamo al Signore Gesù, in questo momento, di soffiare il suo Spirito, che è Spirito d'amore, sulle nostre famiglie perché sia rinsaldata la fede cristiana, perché sia purificata dai nostri peccati. La famiglia è peccatrice; è peccatrice perchè tanti peccati sono ammessi in famiglia: peccati contro la fede, peccati contro i costumi, peccati di ogni genere; e dove c'è il peccato ivi c'è il veleno, che disgrega la famiglia e la espone alla distruzione.
Signore Gesù, noi ti preghiamo per le nostre famiglie minacciate. Ancora il veleno non è entrato pienamente qui nella nostra patria, soprattutto in Sicilia, dove ancora l'istituto familiare resiste; ma anche nella nostra Isola, anche nella nostra Palermo, il veleno è entrato nella nostre famiglie, il veleno disgregatore, il veleno della rivendicazione esacerbata dei diritti, della libertà di ognuno dei coniugi di andare e venire, di separarsi come vuole, a danno dei figli, a danno della famiglia stessa, a danno della fede, a danno dei costumi. Signore Gesù, scendi nelle nostre famiglie, soffia il tuo Spirito perché il peccato sia eliminato dalle nostre famiglie. Soffia il tuo Spirito perché l'amore ritorni nelle nostre famiglie; soffia, o Signore Gesù, dentro le nostre famiglie, uno spirito di vita, perché c'è lo spirito di morte che penetra nelle nostre case, avvelena le nostre famiglie disgrega le nostre famiglie e mette in pericolo la fede e la stessa società nella sua vita, nella sua consistenza. Quanti pericoli incombono su questa nostra società, e già noi avvertiamo i pericoli per la fede e per la compattezza stessa della società. Signore Gesù, vieni a salvarci, salva le nostre famiglie; Signore Gesù, purifica le nostre famiglie; noi vogliamo purificarci, noi madri di famiglia, padri di famiglia, figli di famiglia invochiamo il tuo nome; Signore Gesù, scenda la tua grazia risanatrice nelle nostre famiglie. Spirito di Dio, scendi nelle nostre famiglie, purificaci, elimina il peccato, l'astio, il rancore, l'ira, l'impudicizia, la superbia, l'avarizia e tutti i sette peccati capitali. Elimina, o Signore, tutti questi sette veleni dalle nostre famiglie, perché" le nostre famiglie tornino ad essere abitacolo della fede, sostegno della società, e siano il luogo dove Tu riposi, la piccola chiesa domestica che allieta Dio e consolida il vivere umano. Signore Gesù, soffia il tuo Spirito nelle nostre famiglie!
2. LE PORTE SPALANCATE AL DILAGARE DELL'ISLAM
Oggi la fede è messa a repentaglio in questa civiltà post-cristiana, in questa civiltà che si sdradica sempre di più dalle radici che l' hanno fondata, che hanno dato vita per secoli; parlo dell'Europa e parlo dell'Italia. Qui a noi non interessa il discorso politico, ma anche la politica c'entra, perché la politica dell'Europa, degli stati europei, cominciando dal Nord fino al Sud, fino all'Italia, è una politica laicista, una politica che ha, relegato nel privato la religione, mentre essa è un fatto sociale; una politica libertaria che poi di fatto è suicida, perché la civiltà europea ha radici cristiane. Ma i governi civili hanno perduto la fede e non riconoscono questa verità. Ecco perché dobbiamo chiedere al Signore che tutti i governi aprano gli occhi e ritornino indietro e riconoscano un valore sociale alla religione, un valore aggregante, un valore che. rinsalda l'appartenenza alla propria stirpe, alla propria nazione e alla propria consistenza, perché è la religione che aggrega un popolo. "Potete trovare ,diceva il filosofo Socrate -ripeteva Platone - "potete trovare un popolo, o meglio una città senza mura, ma non senza la sua divinità". Lo diceva lui ai suoi tempi. Ma oggi la divinità non è più un valore su cui si fabbrica una città, perché è relegata nel privato, e questo è il più grande danno per l'Europa d'oggi. Il Sinodo dei Vescovi europei, che tuttora è in atto, ha sentito un campanello d'allarme. Ci sono tanti campanelli d'allarme, ma in questi giorni ha sentito il campanello d'allarme dell'Arcivescovo di Smirne, Ismeo Bernardini,,il quale lancia S.0.S. Siamo in pericolo, e il pericolo proviene da tante parti, ma uno dei pericoli è l'ISLAM, per l'Europa e per la fede. La mira dell'Islam è la conquista dell'Europa. Questo è il programma che cova da secoli e secoli, e se non è riuscito con le armi ad entrare nel cuore dell'Europa, se a Lepanto ha dovuto cedere le sue mire ad una sconfitta, non si è rassegnato. La mira secolare del mondo maomettano è là conquista dell'Europa, e sta conquistando pacificamente l'Europa, approfittando delle leggi democratiche di tutti i governi europei e della laicità di tutti i governi europei, ai quali non importa la religione. Qualsiasi religione è buona, anzi la religione nuova, una nuova religione, in cui l'uomo domina, adorando se stesso, sarebbe la migliore religione. L'indifferenza religiosa, anzi il combattimento contro la religione come valore sociale ha predisposto il terreno, perché l'Islam annette un valore sociale alla propria religione: è una forza aggregante, e questo Islam che ha questa forza aggregante diventa un popolo forte, che approfitta della debolezza dei popoli europei ed entra. Entra pacificamente e vuole dominare l'Europa imponendo la propria civiltà. In Francia le moschee sono mille (in questo popolo cristiano) e la religione musulmana è la seconda dopo quella cristiana per numero. In Germania occupa il terzo posto perché ci sono i luterani, i cattolici, ma a spalla sono con noi; hanno duemila moschee, duemila moschee in Germania ! Fondano moschee, luoghi di culto. Ed anche in Italia, noi così larghi di vedute e di assistenza, accogliamo i musulmani, e diamo le chiese! Dare una chiesa cristiana, anche disusata, per i musulmani significa apostasia dalla fede. Ora quando i cristiani danno una chiesa ai musulmani i musulmani dicono: - i cristiani hanno apostatato dalla loro fede, non credono più al loro Dio, e noi avanziamo, proponiamo la nostra fede. Ora quando in Francia, o in Germania, tante chiese vengono date ai musulmani come moschee, sono testimonianze di apostasia per loro. Per noi sono atti di generosità, di larghezza, di comprensione, di aiuto alla preghiera; per loro significa apostasia dalla fede dei cristiani. Ecco perché questa voce di allarme si è fatta sentire in Vaticano, nel Sinodo tuttora riunito dei Vescovi europei. Che cosa dobbiamo fare? Non è che possiamo chiudere le porte, perché la mentalità laicista dei governi europei ha aperto le porte a tutte le religioni, perché la religione non importa ai governi. Ma noi, come cristiani, dobbiamo difendere la nostra patria, altrimenti periremo. Non possiamo impedire che i musulmani vengano qui in Europa; la stanno invadendo, la stanno invadendo perché le leggi sono queste, ma dobbiamo difendere la nostra fede, dobbiamo consolidare la nostra fede, altrimenti noi saremo accoppati. Ci sono altri popoli che difendono valori aggreganti e sono più forti; popoli che hanno un'economia più buona, più solida, che geneticamente sono più forti degli europei, e degli italiani in particolare: generano, popolano di figli le nostre terre, che domani saranno di loro, e non più nostre. Diventeremo una minoranza cammin facendo se non ricordiamo che l'Europa politicamente corra ai ripari. Ma noi non facciamo politica; noi difendiamo la nostra fede e dobbiamo (noi) tutelarci rispettando, sì, tutti quelli che vengono da fuori, rispettando le religioni, rispettando il loro credo, ma senza compromessi, non aderendo a dottrine erronee, tutelando il patrimonio della fede, difendendo fino al sangue la nostra fede, perché dice Gesù: "Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini io lo rinnegherò davanti a mio Padre e davanti agli angeli santi!". Noi corriamo il rischio di essere rinnegati dal Figlio di Dio nel giorno del Giudizio e di essere rigettati come Israele, perché non abbiamo mantenuto la fede, perché non abbiamo riconosciuto Cristo, nostro Salvatore, e abbiamo combattuto contro 1° Spirito Santo che ci ripropone Cristo: -Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi andrà contro lo Spirito Santo non gli sarà perdonato. Lo Spirito Santo, che è lo Spirito che tutela la fede, deve soffiare di nuovo nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nella nostra società cristiana, nella nostra Palermo, nelle nostre parrocchie. Dobbiamo difendere Cristo, rinnovare la fede in Cristo, altrimenti tutti periremo.
ALZATI EUROPA!. (E' un programma!) ALZATI. EUROPA!
Tanti giovani cristiani hanno fatto delle marce a questo grido: RIALZATI EUROPA!
L'Europa crolla! Non crede più! E' pagana; tra musulmani da una parte, tra buddisti da altra pane, tra acquariani dall'altra parte che mietono vittime, l'Europa cristiana sta tramontando; e noi chiudiamo gli occhi perché siamo narcotizzati e non comprendiamo più.. Svegliamoci da questa narcosi! Apriamo gli occhi e difendiamo il nostro patrimonio umano, cristiano, religioso e civile; difendiamo la fede che è ancorata appunto e questi valori e chiediamo al buon Dio che lo Spirito Santo aliti di nuovo nelle nostre famiglie, nella nostra società, in noi che siamo in prima linea, impegnati a difendere il Cristianesimo, e dobbiamo difenderlo con tutti i mezzi, con la parola, con la pratica sacramentaria, soprattutto col coraggio di essere cristiani, e mostrare il nostro volto cristiano come lo mostrano gli altri; quando suona a mezzogiorno, oppure al mattino, oppure la sera l'ora della preghiera, i musulmani si inginocchiano, anche nelle fabbriche; cessano il lavoro e vogliono che la legge consenta loro di pregare; stendono il tappeto della preghiera, non si vergognano di fare il digiuno del Ramadan, non si vergognano di professare la loro fede.
Noi ci vergogniamo! Noi ci vergogniamo! Noi che abbiamo la verità, che abbiamo Cristo!
E Cristo si vergognerà di noi!
E' bene che io dica questo perché è la Parola di Dio che urge e che vuole uscire.
Questa è parola di profezia, perché lo Spirito profetico alita in noi, alita qui; e vogliamo che tutti siamo i profeti dèl Signore, animati da questo Spirito del Signore, per annunciare a tutti che va difesa la fede, che va praticata la fede, perché è un valore individuale e sociale, se vogliamo salvare i nostri figli, le nostre famiglie, se vogliamo provvedere al nostro futuro cristiano. Amen.
P. Matteo La Grua
QUALE RELIGIONE E' QUELLA VERA?
Molti si domandano:. - Ci sono nel mondo tante religioni: quale a esse è quella vera? Si risponde: tutte le religioni hanno un fondo di verità; tutte possono costituire un freno morale e una guida per gli uomini. Ma l'unica religione fondata da Dio è quella cristiana.
Basta esaminare la storia delle altre religioni: tutte sono state fondate da uomini. Confucio, Budda, Zoroastro, Maometto sono stati soltanto uomini. Nessuno di loro ha osato affermare di essere Dio: non avrebbe potuto dimostrarlo. L'unico che ha detto di essere Dio, fattosi uomo e venuto in mezzo agli uomini, è stato Gesù Cristo. Ma egli non si è limitato a dire: Io sono Dio (chiunque potrebbe dire di essere Dio; il difficile è dimostrarlo). Gesù è stato l'unico uomo che abbia proclamato e dimostrato la sua divinità. Anche ciò che è avvenuto prima e dopo di lui dà la conferma. Diversi secoli prima che egli nascesse, già Isaia ed altri profeti, per volere di Dio, avevano scritto quasi interamente la sua vita: avevano predetto che il Messia (cioè Dio che doveva venire in mezzo agli uomini) sarebbe nato da una Vergine, della stirpe di Davide, in Betleem di Giudea, e poi sarebbe stato annoverato tra i malfattori, sarebbe morto sulla croce, ma dopo tre giorni sarebbe risuscitato. Tutto questo si verificò puntualmente. Gesù dimostrò di essere Lui l'atteso Messia, facendo ciò che nessun altro avrebbe potuto fare se non fosse stato Dio: trasformò l'acqua in vino, diede la vista ai ciechi, guarì lebbrosi, storpi, sordomuti, risuscitò i morti, liberò indemoniati, camminò sulle acque, fece calmare le tempeste, moltiplicò pochi pani e pochi pesci fino a saziare più di cinquemila persone; infine fece il più grande dei miracoli: disse a coloro che lo perseguitavano: - Uccidete questo corpo, seppellitelo, ma dopo tre giorni risusciterò. Cristo, risuscitato, apparve ai suoi apostoli; mostrò a Tommaso incredulo la ferita del suo costato; rimase ancora (per quaranta giorni) con gli apostoli e i discepoli; mangiò con loro e continuò ad istruirli; prima di lasciarli promise loro lo Spirito Santo, che discese su di essi nel Cenacolo. Con la forza del Divino Spirito gli apostoli si sparsero per il mondo; nel nome dì Cristo risusci tarono morti, guarirono ammalati, liberarono ossessi, predicarono e scrissero con un sapere che non poteva venire dalla loro cultura; affrontarono persecuzioni e morte pur di diffondere la dottrina che Cristo-Dio aveva loro insegnata. Gesù aveva detto che la sua Chiesa sarebbe stata perseguitata, ma non vinta. Venti secoli di storia dimostrano la verità di questa profezia. La Chiesa di Cristo cresce continuamente e si diffonde nel mondo. Gesù, inoltre, disse ai suoi discepoli (di tutti i tempi): - Se avrete fede quanto un granello di senape, non solo farete quello che ho fatto io, ma anche cose più grandi. La storia della Chiesa, fino ai nostri giorni, "ha, confermato, con migliaia di miracoli, la verità di questa affermazione. Tutte le altre religioni, antiche e moderne, sono una ricerca di Dio da parte dell'uomo: Dio è, da esse, considerato come un Essere superiore e lontano a cui l'uomo deve tendere. Il Cristianesimo, invece, è l'unica religione che presenti Dio alla ricerca dell'uomo. Questo perché egli, che è Padre, ama le sue creature e viene in mezzo a loro per redimerle e salvarlo. Gesù è il Buon Pastore che cerca le sue pecore; è pronto a sacrificare se stesso pur di salvare i figli. Ha dato agli nomini la più grande prova d'amore e, con questo esempio, ha insegnato come si deve amare: - Vi do un comandamento nuovo: amatevi l'un l'altro come io ho amato voi. Gesù un giorno disse a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" - non disse le mie chiese! - E aggiunse: "Le porte degl'inferi non prevarranno sopra di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto, ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" (Matteo 16, 18-19). La vera Chiesa non poteva essere che una: quella che Gesù, in quel momento, prometteva di affidare alla guida di Pietro e dei suoi successori, valida per tutte le genti: la Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica (1). Non ci potevano essere tante chiese, sorte a distanza di parecchi secoli l'una dall'altra. La Chiesa vera è una: quella fondata da Cristo, vero Dio, e iniziata con Pietro e coi primi Apostoli. A questa Chiesa Cristo diede la garanzia della sua presenza costante: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Matteo 28, 20). Questa presenza, oltre che spirituale, è anche fisica, attraverso l'Eucarestia, istituita da Gesù stesso (2). Dobbiamo auspicare che tutti gli uomini si raccolgano, al più presto, in quest'unica Chiesa, perché, come disse Gesù, ci deve essere "un solo gregge e un solo pastore" (Giovanni 10, 16).
Luigi Ricotta
(1) Per l'unità, si veda: Giovanni 10, 16; 17, 20-23; per la santità, v. Matteo 16, 18-20; 18, 17-18; Giovanni, 20-23;per la cattolicità, v. Marco 16, 15; Giovanni, 20, 21; per l'apostolacità, v. Matteo 28, 19-20; Marco, 16 15-18; Luca, 24 47-49;. Giovanni 15, 16-27; 2Q 21-23.
(2) Per la promessa dell'Eucarestia, si veda: Giovanni 6, 22-71; per l'istituzione: Matteo 26, 26-28, Marco 14, 22-24, Luca 22 19-20 V. anche Atti 2, 42, I Corinzi 10, 16; 11, 21 e segg. Luca 24,35.
P. JOZO A PALERMO
Sabato, 20 novembre 1999, alle ore 9,00, a Margifaraci, avrà luogo l'incontro di preghiera guidato da padre Jozo Zovico; francescano. Padre Jozo, parroco a Medjugorje all'inizio delle apparizioni (iniziate il 24 giugno 1981), non dette subito; ma poi, anche a seguito di eventi straordinari e soprannaturali è divenuto il più grande testimone della presenza della Madonna a Medjugorje. Sotto il regime comunista ha pagato pesantemente per la sua fedeltà alla Vergine e per il suo credo nelle apparizioni, subendo persecuzioni ed anche 3 anni di carcere duro, poi ridotti a 18 mesi. Ha sempre affermato, ad anche oggi dice, che è disposto non solo ad andare in prigione, ma anche a dare la vita; per la Madonna e i suoi messaggi e per Medjugorje. Padre Jozo. vive nel convento francescano di Sirolci Brijeg in Bosnia - Erzegovina che dista 17 Km da Mostar e circa 20 da Medjugorje. Durante gli anni della guerra si è prodigato moltissimo per la pace incontrando i Capi di diversi stati del mondo e parlando anche all'Assemblea dell'ONU. Nonostante ciò, egli afferma che la pace raggiunta è il frutto soltanto delle preghiere e dei sacrifici della Chiesa, dei milioni di pellegrini che hanno perseverato e creduto di ottenere la pace dai Signore. Padre Jozo è stato ricevuto più volte da Sua Santità Giovanni Paolo II che in un'occasione gli ha detto: "Medjugorje, proteggete Medjugorje; Sono con voi, vi benedico. Saluta tutti a nome mio. Conosco la vostra sofferenza. Benedico tutti". Questo frate francescano, dall'aspetto cordiale e franco, che ispira simpatia e fiducia, parla assai bene l'italiano; ha il carisma dì un linguaggio semplice, che penetra profondamente nel cuore di chi lo ascolta. E' conosciuto e stimato in ogni parte del mondo e gli si attribuisce il dono della preghiera di guarigione. E' fondatore e presidente dell' Istituto Santa Famiglia, un grande orfanotrofio che raccoglie i bambini che per la guerra hanno perso entrambi i genitori. Nella nostra casa di preghiera di Margifaraci pregherà insieme con noi per là pace e per ottenere tutte le grazie di cui abbiamo bisogno.
LA DQNNA.
Dio si accorse che all'uomo non bastava il sole e gli fece la donna. Nulla provoca tanta gioia quanto il sentirsi amati. Felice il marito della donna buona, sincera,assennata e che sa sorridergli. Chi non sa confortare manca a una grande missione. Meglio abitare in un deserto che con una moglie litigiosa e irritabile. La casa più bella è quella dove ci aspetta una donna serena. Una casa senza una donna è una lampada senza luce.
Dopo aver girato il mondo cercando la felicità ti accorgi che essa stava alla porta di casa
IL
MESE DEI DEFUNTI
Il mese di novembre la Santa Chiesa lo ha dedicato ai nostri fratelli defunti, offrendo tempi forti di preghiere e di grazie. E' atto di squisita carità il far celebrare delle Sante Messe in questo mese per i nostri fratelli defunti (parenti, amici, conoscenti, ma anche per le anime più abbandonate del Purgatorio a noi sconosciute). E' anche cosa buona e meritoria il pregare per i nemici defunti, o per coloro che ci hanno fatto del male, ricordandoci che il Padre del Cielo ci perdona nella misura con la quale noi perdoniamo.Vi invito anche a pregare per delle persone conosciute nel mondo del cinema, della politica o dello spettacolo delle quali abbiamo appreso il decesso, soprattutto se pensiamo si tratti di persone che hanno condotto una vita frivola e mondana e che hanno bisogno di tante preghiere per salvarsi. Conoscete l'atto eroico tanto lodato da Gesù? Si tratta di questo: offrire tutti i propri meriti, sofferenze, preghiere ed opere buone in suffragio dei nostri fratelli defunti, sicuri che essi pregano per noi. Un'anima che ha offerto tutto per le anime del Purgatorio non si impoverisce, ma diventa ancora più ricca e santa, perché migliaia di anime beate, salvate o beneficate dalla sua preghiera, diventano tanti angeli custodi che lo accompagneranno fino alla porta dèl Cielo. Suor Maria Goretti
INDULGENZA PLENARIA
E' concessa l'indulgenza plenaria in favore dei defunti:
1) ai fedeli che da mezzogiorno del primo a tutto il 2 novembre visiteranno in loro suffragio una chiesa o un oratorio pubblico o semipubblico recitando il Padre nostro e il Credo;
2) ai fedeli, che dal primo all'8 novembre visiteranno il cimitero, pregando anche solo mentalmente per i defunti.
Si devono adempiere a suo tempo, cioè nei quindici giorni precedenti o successivi, le tre condizioni:
1) Confessione sacramentale (fatta bene), 2) Comunione eucaristica, 3) preghiera secondo l'intenzione del Santo Padre, a scelta (per es. Padre nostro, Ave Maria).
Onoriamo i morti stando in pace con i vivi. (Anche per gli eredi).
Sono questi benedetti affari che imbrogliano gli affetti. (Manzoni)
Solo chi ama è eternamente giovane. Gesù è il solo amico certo nell'ora incerta.
Giuda ha fatto un grosso sproposito il giorno che vendette Cristo per 30 denari. Ma ne ha fatto uno più grosso quando pensò che il suo peccato fosse troppo grande per essere perdonato. (P. Luciano)
La morte non è Il tramonto della vita, ma l'alba di una vita migliore.
I-A SPERANZA è la luce che illumina e riscalda la nostra vita. (M. Bosa)
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