25 anni di R.n.S. a Palermo
di Calogero Verso

Venticinquennale del R.n.S. nella Diocesi di Palermo

Venticinquennale del Gruppo "Maria" Noce - Palermo

Anniversario della Fondazione Gesù Liberatore


Corso di Cristoterapia: "Salute e Malattie nelle Culture Religiose"


25 anni di RnS a Palermo


Dire 25 anni di R.n.S. a Palermo equivale a dire 25 anni del gruppo «Maria» del S. Cuore alla Noce.
Il nostro gruppo è stato il centro propulsore, i! punto di partenza di questo movimento che ha incendiato i cuori di tanti che in buona fede pensavano di essere cristiani, ma in realtà avevamo solo una lieve vernice di cristianesimo. Bastava poco perché.. questa vernice si scalfisse.., rivelando la nostra vera situazione di psudo-cristiani.
Col R.n.S. siamo stati immersi in un bagno di pulizia che tuttora continua. Abbiamo finalmente cominciato un cammino di conversione, duro a volte, faticoso spesso, ma che comincia a farci gustare la gioia di andare più speditamente incontro al Signore (incontro di salvezza). I momenti di preghiera che prima ci pesavano, perché non erano vissuti nello Spirito del Risorto, ora li aspettiamo, li desideriamo perché li viviamo in comunione con lo Spirito Santo di Dio e nella comunione con coloro che come noi credono nel Vangelo.

Quanti prima erano occasionali e sconosciuti vicini di posto, ora sono veramente fratelli nella fede, credenti nella stessa Parola di Cristo, compagni nello stesso cammino di conversine che ci porterà assieme nella casa del Padre.

Noi possiamo veramente testimoniare l'opera salvifica dello Spirito Santo nel nostro gruppo.

La costanza nella preghiera; l'assiduità negli incontri comunitari generano una vita nuova, tutta mirata all'ascolto della legge divina che vuole solo una cosa: l'Amore universale.

Prezioso per noi sapere che Gesù, pregando per noi (Giov. 17,15), dichiara che noi che crediamo in Lui non siamo del mondo, ma siamo consacrati a cui nella verità e pertanto abilitati e...comandati ad andare per il mondo a predicare ed annunziare la sua salvezza, il suo Vangelo. E Gesù non prega solo per noi, ma anche per tutti quelli che, per il nostro annunzio, accetteranno il Vangelo.

Il fine a cui Cristo ci chiama è l'Amore universale, perché tutti possiamo essere una cosa sola in Lui
(Giov. 17,21): «Ut unum sint».

Certamente il cammino non è sempre agevole, ce ne siamo accorti. Lo spirito di Corinto ogni tanto fa capolino, ma come ci ricorda S. Paolo: uno solo è morto in croce per tutti: Gesù Cristo.

Non possiamo e non dobbiamo perdere di vista l'idea centrale: uno solo è il Buon Pastore: Gesù Cristo. Lo ha detto Lui e noi gli crediamo (Giov. 10,11).

Molti di noi aderendo al R.n.S. abbiamo modificato le nostre abitudini di vita. Gli amici di prima, che pur non trascuriamo, si rendono conto di questo nostro nuovo interesse, e ci fanno notare il nostro disertare appuntamenti ed incontri mondani a cui prima tenevamo. Ma Gesù 1'aveva previsto e precisato (Marco 10,29- 31): «Non c'è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o campi, a causa mia e del Vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna».

Il nostro spirito si va affinando e pertanto cerchiamo Gesù in ogni momento di questa nostra vita. Nello spirito di questa continua ricerca del divino, gli incontro del gruppo «Noce» sono diventati sempre più frequenti e coinvolgenti. Dall'iniziale preghiera settimanale, via via si è sentito il bisogno dell'incontro giornaliero. Gli incontri sono di crescita, di intercessione per i sofferenti, di catechesi, di preghiera comunitaria. Sono differenziazioni formali, in realtà si realizza il desiderio di stare vicini al Signore in modi differenti nel desiderio di coinvolgere sempre nuovi fratelli in questo cammino di salvezza.

Certamente un grazie particolare va a Gesù che ci ha dato una guida forte e preparata: Padre Matteo La Grua.

Sacerdote di Dio, attivissimo, esperto conoscitore dei sacri testi, dalla parola facile e persuasiva, oratore forbito e trascinatore, vive lo spirito del vangelo e trasmette a noi la sua fede in Dio con forza interiore potente; organizzatore instancabile di seminari di crescita, di giornate di preghiera, sempre disponibile ad alleviare la sofferenza di quanti vengono a chiedergli aiuto.

A lui si deve l'istituzione dei vari momenti di preghiera per chi soffre; a lui si deve il «telefono ascolto» sempre a disposizione (con tre linee) di quanti chiamano dall'Italia e dall'estero per essere inseriti nella nostra preghiera.

Con Gesù si resta sempre giovani ed attivi; non si va mai in pensione; con Lui si lavora continuamente e con gioia. Un'attenzione particolare del gruppo «Noce», sin dall'inizio, è stato l'interessamento per gli ammalati del corpo e dello spirito. Il gruppo, sin dai primi tempi, ha localizzato una particolare vocazione rivolta verso chi, a volte, per la società, è considerato un peso: l'ammalato.

Con l'aiuto del Vangelo si è capita l'importanza dell'opera del «buon samaritano». Il malato non è un peso, ma un fratello da aiutare. Contro il moderno edonismo, contro la malvagia eutanasia, contro l'abbandono a sé stessi di tanti malati, i fratelli e le sorelle lei gruppo Noce si recano a gruppetti nei vari ospedali e nelle case fredde perché prive dell'amore di Dio e vanno a trovare quanti aspettano una parola di conforto e un momento di comunione fraterna; e portano il conforto e l'annunziò che Gesù è vicino a chi soffre.

Nei giorni di preghiera per i sofferenti i locali della Noce non riescono più a contenere chi viene anche da molto lontano per cercare conforto, aiuto ed incoraggiamento.

Molte guarigioni sono state documentate scientificamente; personalmente ho curato alcune di queste documentazioni che dimostrano la potenza del nostro Dio-Amore. Alcune sono state pubblicate su giornali a tiratura nazionale. Anche la TV nazionale è venuta a documentare i nostri momenti di preghiera.

Consentitemi di ricordare la nostra rubrica tv «Cristianesimo Oggi», da 26 anni in onda.

Abbiamo ospitato tanti fratelli di altri gruppi, di altre associazioni; abbiamo documentato tanti momenti di preghiera con i nostri vescovi. Ricordiamo l'intervista col Cardinale Pappalardo per il  20° anno del R.n.S.; la scorsa primavera abbiamo documentato l'incontro al palazzetto dello Sport di via dell'Olimpo: il momento dei secondo raduno dei vari movimenti della diocesi (28/05/2000); sono stati intervistati: il Cardinale Salvatore De Giorgi, il Sindaco Leoluca Orlando, l'on. Piccione, l'on. Capitummino, il diacono Saro Calò, padre Vitello responsabile spirituale della consulta dei laici, Ugo La Mantia responsabile della consulta dei laici, e sia all'inizio che alla fine Padre Matteo La Grua.

Recentemente è stato registrato e messo in onda, sempre a canale 46 il raduno a Margifaraci per il primo anniversario della Fondazione «Gesù Liberatore» con le interviste a P. Matteo La Grua e all'On. Paolo Iocolano.

Non possiamo dimenticare quanti ci hanno preceduti nel Regno dei Cieli, dopo avere speso la loro vita al servizio del Vangelo:

Enrico ZAGARELLA, sempre disponibile e premuroso verso tutti. Le prime riunioni del pastorale furono fatte vicino al fuoco del suo caminetto a legna:
un'atmosfera patriarcale e serena, vissuta in pace ed alla ricerca del bene della comunità. Fu il primo presidente della cooperativa di Margifaraci.

Franco RICCOBONO: tra i primi membri del R.n.S. a Palermo. Diede tanta gioia a chi lo avvicinava; il suo parlare in lingue era una gioia per le orecchie e per il cuore. Una volta parlò in lingua spagnola e fu capito perfettamente da alcuni sacerdoti di lingua spagnola presenti in sala, alla Noce.Un'altra volta parlò in perfetta lingua francese; mia moglie era presente in sala e mi disse (avendo frequentato la scuola francese in Tunisia) che il perfetto francese di Franco aveva un accento parigino. Potenza dello Spirito Santo!…

Vincenzo BENVENUTO, il primo ad interessarsi della registrazione della preghiera; sempre seduto alla destra dell'altare, durante la preghiera. Primo ad assolvere il servizio di telefonista col «Telefono Ascolto». Sempre pronto nei bisogni del gruppo; affettuoso e gentile con tutti.

Francesco VASSALLO: il medico diventato cieco; era diabetico, cardiopatico. Non l'ho mai sentito parlare delle sue malattie; non si è mai lamentato delle sue sofferenze che non dovevano essere poche; era sempre disponibile a dare consigli, a confortare gli ammalati, a donare amore in una forma dolce, delicata e gentile. Non alzò mai la voce; è passato in mezzo a noi come una ventata di profumo di Dio che ancora ricordiamo.

Maria SPARTI: il tabernacolo vivente. Prima di morire, un pezzettino di ostia  restò per tre giorni sulla sua lingua, sempre visibile, non toccata dalla saliva.


Un episodio rimasto indelebile nella mia memoria: circa venti anni fa, eravamo vicini al S. Natale. Ancora si pregava con le sedie disposte verso il palcoscenico, divise in due settori, che lasciavano libero un corridoio centrale. Gli oranti eravamo seduti con le spalle al palcoscenico. Io mi trovavo alla sinistra di padre Matteo. Nel momento più bello della preghiera vedemmo un bambino sui cinque anni avanzare con passo deciso e solenne, lungo il corridoio.

Era un bambino del tipo semitico, vestito da popolano, dallo sguardo deciso e dal passo sicuro e solenne; venne con precisa determinazione verso Padre Matteo e gli si mise seduto sulla gamba sinistra, con tanta sicurezza.

Nessuno di noi osò dirgli niente. Restò seduto sulla gamba di P. Matteo per tutto il tempo della preghiera. Il tema centrale della preghiera era sul Santo Natale. Poco prima della conclusione della preghiera, così come era venuto, a passo lento ma sicuro, si allontanò, sempre dal corridoio centrale. Nessuno osò fermarlo. Nessuno lo ha più rivisto; nessuno lo aveva visto prima, ma tutti speriamo di incontrarlo ancora una volta quando ci concederà di ammirarlo nella sua gloria, tra i suoi angeli, perché tutti sapevamo, ed ancora lo abbiamo nel cuore, che era il nostro Gesù Bambino..

Il gruppo della Noce è un'oasi di pace in un mondo di neo-paganesimo dilagante. E' un ospedale santo in cui Gesù è il primario medico e padre Matteo è il suo braccio destro, infaticabile nel curare e fasciare le ferite spirituali di tanti che, chiamati da Gesù, vengono a riscaldarsi al sacro fuoco dello spirito.

Nel salone della Noce abbiamo gustato e continuiamo ad assaporare la dolcezza del lieto annunzio. Nel salone della Noce in tanti abbiamo versato lacrime, non di pena o di rabbia, ma lacrime di gioia, lacrime di purificazione, lacrime di liberazione che ci hanno dato la prova dell'incontro nostro con Gesù Liberatore.

Abbiamo capito, entrando nel R.n.S., che il nostro cristianesimo era solo una patina esterna di vernice; vernice molto tenue e facilmente rimovibile. Iniziando il nostro cammino di conversione, accettando l'invito di Gesù Cristo, abbiamo compreso la necessità di fare entrare il Vangelo in ogni cellula del nostro corpo.

Il nostro cristianesimo non può più essere epidermico, superficiale, ma deve penetrare nel profondo di noi stessi per rimuovere tutti gli ostacoli alla nostra crescita in Cristo. La nostra adesione al Vangelo comporta un profondo cambiamento, una radicale trasformazione in Cristo.

Stare vicino a Cristo non sarà più una formale presenza a riunioni o celebrazioni, per quanto belle possano essere.

Stare con Cristo significa ora interiorizzare il suo messaggio d'amore e comunione fraterna. Dobbiamo vincere ogni resistenza del nostro Io: non più noi sugli altri, ma noi «una cosa sola» con gli altri; Non più noi contro gli altri, ma noi per gli altri.

Come recentemente ci ha ricordato il Santo Padre, lo Spirito soffia con potenza dove trova animi sinceri e retti.

Seneca, scrittore latino, nato nel 4 a.C. e morto nel 65 d.C., scrivendo ad un suo discepolo di nome Lucilio, proconsole in Sicilia, gli dice: «Tu sai che Epicuro dice: «Fatti degli amici per trovarteli quando ne avrai di bisogno»; ma io ti dico: «Fatti degli amici per aiutarli quando loro avranno bisogno».

Seneca non era cristiano, ma certamente lo Spirito Santo soffiava su di lui.


Allora, se noi abbiamo iniziato questo cammino di conversione nel R.n.S., voluto da Dio per la nostra salvezza, abbiamo il dovere di ringraziarlo, non con parole ma con la testimonianza di vita sempre più aderente al Vangelo.

Cicerone scrive ed ammonisce:
«Memoria minuitur nisi eam exerceas» (La memoria diminuisce se non la si esercita). Ne deriva che abbiamo tutti il compito di ricordare quanto il Signore ha fatto per noi alla Noce. Memorizziamo, ringraziando il Signore, e doverosamente trasmettiamo a chi verrà dopo di noi quanto abbiamo toccato con mano, quanto abbiamo gioito e quanto stiamo vivendo nella luce del Signore, perché non se ne perda il ricordo.

Niente deve andare perduto di quanto è avvenuto nell'epoca del nostro incontro con Dio, dal tempo del nostro primo amore con Dio, ma non per piegarci su questo, ma per avere una spinta più forte per andare avanti nel nome del Signore Gesù, con un impegno sempre più grande nella nostra conversione personale e per trasmettere ad altri la nostra gioia e contagiarli amorevolmente.
La nostra testimonianza deve essere dilagante, travolgente, con un forte interesse perché il Vangelo d'amore di Gesù penetri in ogni cuore di quanti incontreremo.

Sappiamo tutti che è sempre in corso una battaglia tra il Vangelo e chi lo nega. Noi siamo per il Vangelo di Gesù. Dobbiamo capire che, o siamo in ombra o siamo in luce, siamo sempre nel cuore di Gesù. In un esercito sono tanti i compiti, ma tutti i soldati hanno una sola ed unica meta: la vittoria finale. Noi siamo i soldati di Cristo. Quando ci sono motivi di attrito, di scontri verbali, un abbraccio fraterno deve cancellare odio e tristezza.

Personalmente devo testimoniare che ho provato grande gioia quando ho chiesto perdono a chi avevo fatto offesa. Io penso che se non impariamo a perdonare non potremo veramente amare.
Tutti noi, consapevoli delle difficoltà del cammino di conversione, dobbiamo ricordare che Cristo sarà sempre accanto a noi.
Se abbiamo accettato Gesù, dobbiamo dirgli:
«Io vivrò per annunziare la tua Parola», e Gesù sarà sempre con noi.
Sia lodato Gesù Cristo.

Calogero Verso


VENTICINOUENNALE DEL R.n.S.
NELLA DIOCESI DI PALERMO



I gruppi del R.n.S. dell'Arcidiocesi di Palermo hanno voluto celebrare insieme i venticinque anni del loro cammino in Palermo.

Le celebrazioni si sono svolte nel CENTRO GESU' LIBERATORE, nei giorni 10, 11, 12 novembre 2000.

Il giorno 10 il Coordinatore Regionale Sebastiano Fascetta ha tenuto la sua Relazione: Chiamati a servire.

Il P. Matteo La Grua, Assistente Spintuale, Enzo Imburgia, Coordinatore diocesano, e Pippo Viola del Comitato diocesano si sono avvicendati nel proclamare le grandezze di Dio nel cammino di Rinnovamento a Palermo.

La liturgia penitenziale, seguita dall'Agape fraterna, ha concluso la giornata.

Nel pomeriggio del sabato 14 novembre i fratelli anziani dei diversi gruppi hanno dato le loro testimonianze. E' seguita la celebrazione della
Mistagogia dell'Alleanza, diretta dal P. Matteo La Grua.

Domenica mattina il Coordinatore Nazionale Salvatore Martinez ha tenuto una magistrale relazione sul tema:
Il Rinnovamento nello Spirito nella Chiesa del 2000.


Nel pomeriggio il Coordinatore diocesano Enzo Imburgia ha relazionato sul tema: Quanto a me e alla mia casa vogliamo servire il Signore.

Alle ore 17 il Cardinale Arcivescovo Salvatore De Giorgi è entrato nel grande salone gremito dai rappresentanti di tutti i gruppi della Diocesi e ha dato il suo saluto con un caloroso discorso applaudito da tutti i presenti.

La giornata si è conclusa con la Celebrazione Eucaristica presieduta da P. Matteo La Grua.

Per l'occasione è stato stampato un libro a cura del Comitato diocesano:

I venticinque anni del Rinnovamento nella Diocesi di Palermo.



VENTICINOUENNALE DEL GRUPPO «MARIA»
NOCE - PALERMO



Il Gruppo della Noce, come madre di tutti i gruppi della Diocesi, nati quasi per gemmazione, ha creduto suo dovere celebrare ulteriormente il suo venticinquesimo di cammino.
Le celebrazioni hanno avuto inizio con un pellegrinaggio giubilare al Santuario della Madonna della Milicia il giorno 15 novembre 2000.
Il giorno 16, nel pomeriggio, gli anziani del Gruppo hanno rievocato, con le loro testimonianze, le meraviglie del Signore distribuite nel tempo, ma particolarmente quelle operate nei primi anni del cammino.
Domenica 17, al mattino, il carissimo Dott. Calogero Verso, del Pastorale locale, ha tessuto la storia del Gruppo focalizzando le sue peculiarità.
Enzo Imburgia, Coordinatore diocesano, ha messo in luce il ruolo che ha avuto il Gruppo Noce nella storia del Rinnovamento a Palermo.
A conclusione della mattinata il Prof. Salvatore Li Bassi ha fatto la presentazione del libro da lui scritto:
Il soffio di Dio nell'apostolato di Padre. Matteo La Grua.
La celebrazione ha avuto la sua conclusione con la Liturgia Eucaristica, presieduta da P. Matteo La Grua, a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i gruppi dell'Arcidiocesi.
Per l'occasione è stato dato alle stampe un libro di memorie del venticinquennale del Gruppo Noce.
E' stato altresì edito un libretto e relativa cassetta sul canto degli angeli, con tre brani di esperienze angeliche.


ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE
GESU' LIBERATORE


La celebrazione è avvenuta sabato 25 novembre 2000 con una solenne liturgia presieduta dal Rev.mo P. Felice Fiasconaro, Ministro Provinciale della Provincia religiosa di Sicilia dei FF. Minori Conventuali. Il P. Matteo ha presentato
la Fondazione nel suo significato e nella sua struttura.
Al termine sono state distribuite le pergamene e le medaglie ricordo ai Benefattori.






CORSO DI CRISTOTERAPIA:
SALUTE E MALATTIE NELLE CULTURE RELIGIOSE



E' in programma, per il 2001, un Corso di Cristoterapia dal titolo: SALUTE E MALATTIE NELLE CULTURE RELIGIOSE, a cura di P. Matteo La Grua. L'orario e i giorni, non ancora fissati, saranno indicati nel prossimo numero di AMEN. Il Corso sarà articolato nei seguenti 12 argomenti:


1. Medicina e religione nella storia dei popoli
2. Salute, malattia e guarigione nella cultura ebraica
3. Malattie e medicina nell'Islam
4. Sofferenza e medicina nel Buddismo
5. Malattie e medicina nell'Induismo
6. Salute, malattia e medicina nelle culture africane
7. Salute, malattia e medicina nella cultura giapponese
8. Salute, malattia e medicina nelle sette o movimenti pseudoreligiosi di oggi
9. La visione biblica della malattia e della guarigione
10. L'uomo sofferente nell'insegnamento di Cristo
11. La Chiesa di Cristo luogo di guarigione
12. La preghiera cristiana via della guarigione



NUMERO SPECIALE DI AMEN


Per il periodo agosto - novembre 2000 AMEN non ha pubblicato i fogli mensili di informazione, bensì un
Numero Speciale, prezioso libro di 80 pagine che raccoglie il meglio della Settimana di Spiritualità guidata da P. Matteo La Grua, a Pergusa, dal titolo:

LAVATI SETTE VOLTE NEL GIORDANO E SARAI GUARITO.

              Il libro può essere richiesto ai fratelli addetti al Servizio Apostolato Stampa, alla Noce o a Margifaraci.
             I numeri arretrati di AMEN, finché ancora rimangono, possono essere richiesti presso
il Servizio. Apostolato - Stampa del Gruppo «Maria» alla Noce.



Pro manuscripto ad uso Interno dei gruppi R.n.S.
Recapito: Parrocchia S. Cuore - Piazza Noce - PALERMO


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