Da: “Cristo è la nostra forza.”

 

 

 

Il Cielo è la nostra patria.

 

In un tempo così votato al male, pieno di ostacoli e di pericoli di ogni genere, in cui è più facile morire che vivere, odiare che amare, e tutto sembra dominato dalle vanità, dalle illusioni, dall'egoismo, c'è una grande speranza che non va taciuta: siamo di Cristo e risorgeremo con Lui, rimarremo sulla terra solo il tempo che il Signore vorrà.

Ogni giorno siamo costretti a portare dei pesi, ma se sapremo portarli sino alla fine e sapremo deperii ai piedi della Croce, non soccomberemo, non saremo annientati, ma saremo innalzati con Cristo alla gloria del Padre. Siamo nel mondo per capire che l'unica vera patria è il cielo a cui dobbiamo tendere con occhi puri e fede sincera.

Tutte le nostre azioni dovranno portare il sigillo della Grazia.

Se sapremo guardare al cielo, la terra sarà il nostro Paradiso e la vita un inno di ringraziamento al Signore; tutto ciò che chiederemo ci sarà concesso in abbondanza. Sinora abbiamo vissuto lontano dal cielo e abbiamo cercato solo il mondo, perciò quando preghiamo non otteniamo. Ma siamo contenti di come viviamo? Forse che ogni giorno non siamo assillati da mille pensieri che ci rodono, ci tormentano e ci angustiano?

Forse la vita ha un senso se ci leghiamo sempre più ai piaceri della carne e alle lusinghe della terra? Se non faremo spazio dentro di noi, se non ci faremo abitare Gesù, se Lui non sarà il padrone della nostra vita, invano andremo a destra e a sinistra alla ricerca di una meta che non potremo mai raggiungere, perché Gesù è l'unica vera meta alla quale tutti dobbiamo tendere.

Alziamo gli occhi al cielo, vedremo la mano di Dio posarsi su di noi e la sua luce illuminare la nostra anima. Potremo vedere le porte del cielo solo se lo vorremo. Il cielo è la nostra patria, la terra il nostro esilio.

Cerchiamo la gioia, ma non la troviamo. Vorremmo vivere serenamente e invece siamo nell'angustia e nel dolore. Cerchiamo la pace ovunque e non la troviamo perché non abbiamo la pace dentro di noi.

Nessuno può vivere in pace se non è in pace con se stesso.

Esaminiamo attentamente il nostro modo di agire, pensiamo al nostro passato, fermiamoci al presente e guardiamo al futuro.

D'ora in poi viviamo secondo le leggi di Dio, conosceremo il suo amore e la sua pace. Quanti errori, quante colpe da farci perdonare! Se mettiamo ordine dentro di noi, se apriamo la porta a Gesù mentre bussa, le angosce, le paure, le ansie e le malattie svaniranno. È bello camminare con Cristo, perché potremo dividere i nostri pesi con Lui, e alla fine del viaggio non saremo neppure stanchi, anzi continueremo a sentire la sua voce che ci dirà: "Coraggio, figli miei, ce la farete. Camminate e troverete la sorgente che ho preparato per voi. La mia acqua non solo vi disseterà, ma vi farà creature nuove, pure ed immacolate, perché la mia acqua, che scende dallo Spirito Santo, sana, rinnova e redime".

E tempo che riflettiamo su queste parole e ci chiediamo se su questa terra ci sentiamo smarriti e abbandonati, sottoposti a grandi sofferenze, oppure ci sentiamo figli prediletti, inseguiti dall'amore di Cristo, plasmati dallo Spirito Santo, cullati dalla grazia di Dio, benedetti dal dolce sguardo di Maria. Noi siamo le creature su cui Cristo ha scommesso la propria vita, non dimentichiamolo mai. Anche se volessimo rinunciare all'amore di Dio, Cristo ci inseguirebbe fino all'ultimo respiro perché non vuole rinunciare al nostro amore.

                                                                      Salvatore Li Bassi

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