Parole del Papa ai sacerdoti:
A voi sacerdoti, mi viene di dire una sola parola: vicinanza.
Vicinanza a Gesù Cristo, nella preghiera e nell’adorazione. Vicini al
Signore, e vicinanza alla gente, al popolo di Dio che è stato affidato a
voi. Amate la vostra gente, siate vicini alla gente. Questo è quello che
chiedo a voi, questa doppia vicinanza: vicinanza a Gesù e vicinanza alla
gente.
Parole del Papa ai giovani:
Sarebbe triste che un giovane custodisse la sua gioventù in una
cassaforte: così questa gioventù diventa vecchia, nel peggiore senso
della parola; diventa uno straccio; non serve a niente. La gioventù è
per rischiarla: rischiarla bene, rischiarla con speranza. E’ per
scommetterla su cose grandi. La gioventù è per darla, perché altri
conoscano il Signore. Non risparmiate per voi la vostra gioventù: andate
avanti!
Parole del Papa alle famiglie:
Le famiglie sono la Chiesa domestica, dove Gesù cresce, cresce
nell’amore dei coniugi, cresce nella vita dei figli. E per questo il
nemico attacca tanto la famiglia: il demonio non la vuole! E cerca di
distruggerla, cerca di far sì che l’amore non sia lì. Le famiglie sono
questa Chiesa domestica. Gli sposi sono peccatori, come tutti, ma
vogliono andare avanti nella fede, nella loro fecondità, nei figli e
nella fede dei figli. Il Signore benedica la famiglia, la faccia forte
in questa crisi nella quale il diavolo vuole distruggerla.
Parole del Papa ai disabili:
I fratelli e le sorelle che soffrono, che hanno una malattia, che
sono disabili, sono fratelli e sorelle unti dalla sofferenza di Gesù
Cristo, imitano Gesù nel momento difficile della sua croce, della sua
vita. Questa unzione della sofferenza loro la portano avanti per tutta
la Chiesa. Grazie tante, fratelli e sorelle; grazie tante per il vostro
accettare ed essere unti dalla sofferenza. Grazie tante per la speranza
che voi testimoniate, quella speranza che ci porta avanti cercando la
carezza di Gesù.
Parole sugli anziani
Io dicevo a Salvatore che forse manca qualcuno, forse i più
importanti: mancano i nonni! Mancano gli anziani, e questi sono
l’assicurazione della nostra fede, i "vecchi". Guardate, quando Maria e
Giuseppe portarono Gesù al Tempio, ce n’erano due; e quattro volte,
se non cinque – non ricordo bene – il Vangelo dice che "sono stati
condotti dallo Spirito Santo". Di Maria e Giuseppe dicono invece che
sono stati condotti dalla Legge. I giovani devono compiere la Legge, gli
anziani – come il buon vino – hanno la libertà dello Spirito Santo. E
così questo Simeone, che era coraggioso, ha inventato una "liturgia", e
lodava Dio, lodava… ed era lo Spirito che lo spingeva a fare questo. Gli
anziani! Sono la nostra saggezza, sono la saggezza della Chiesa; gli
anziani che tante volte noi scartiamo, i nonni, gli anziani… E quella
nonnina, Anna, ha fatto una cosa straordinaria nella Chiesa: ha
canonizzato le chiacchiere! E come lo ha fatto? Così: perché invece di
chiacchierare contro qualcuno, andava da una parte all’altra dicendo [di
Gesù]: "E’ questo, è questo che ci salverà!". E questa è una cosa buona.
Le nonne e i nonni sono la nostra forza e la nostra saggezza. Che il
Signore ci dia sempre anziani saggi! Anziani che diano a noi la memoria
del nostro popolo, la memoria della Chiesa. E ci diano anche quello che
di loro dice la Lettera agli Ebrei: il senso della gioia. Dice che gli
anziani, questi, salutavano le promesse da lontano: che ci insegnino
questo.
Preghiera del Papa:
Signore, guarda il tuo popolo in attesa dello Spirito Santo. Guarda i
giovani, guarda le famiglie, guarda i bambini, guarda gli ammalati,
guarda i sacerdoti, i consacrati, le consacrate, guarda a noi vescovi,
guarda tutti. E concedi a noi quella santa ubriachezza, quella dello
Spirito, quella che ci fa parlare tutte le lingue, le lingue della
carità, sempre vicini ai fratelli e alle sorelle che hanno bisogno di
noi. Insegnaci a non lottare fra di noi per avere un pezzo in più di
potere; insegnaci ad essere umili, insegnaci ad amare più la Chiesa che
il nostro partito, che le nostre "beghe" interne; insegnaci ad avere il
cuore aperto per ricevere lo Spirito. Invia, o Signore, il tuo Spirito
su di noi! Amen.
Cari fratelli e sorelle!
Vi ringrazio tantissimo per la vostra accoglienza. Sicuramente
qualcuno ha fatto sapere agli organizzatori che a me piace tanto questo
canto, "Vive Gesù, il Signore"… Quando celebravo nella cattedrale a
Buenos Aires la Santa Messa con il Rinnovamento Carismatico, dopo la
consacrazione e dopo alcuni secondi di adorazione in lingue, cantavamo
questo canto con tanta gioia e con tanta forza, come voi l’avete suonato
oggi. Grazie! Mi sono sentito a casa!
Ringrazio il Rinnovamento nello Spirito, l’ICCRS e la Catholic
Fraternity per questo incontro con voi, che mi dà tanta gioia. Ringrazio
anche per la presenza dei primi che hanno avuto una forte esperienza
della potenza dello Spirito Santo; credo che ci sia Patty, qui… Voi,
Rinnovamento Carismatico, avete ricevuto un grande dono dal Signore. Voi
siete nati da una volontà dello Spirito Santo come "una corrente di
grazia nella Chiesa e per la Chiesa". Questa è la vostra definizione:
una corrente di grazia.
Il primo dono dello Spirito Santo, qual è? Il dono di Sé stesso, che
è amore e ti fa innamorare di Gesù. E questo amore cambia la vita. Per
questo si dice "nascere di nuovo alla vita nello Spirito". Lo aveva
detto Gesù a Nicodemo. Avete ricevuto il grande dono della diversità dei
carismi, la diversità che porta all’armonia dello Spirito Santo, al
servizio della Chiesa.
Quando penso a voi carismatici, viene a me la stessa immagine della
Chiesa, ma in un modo particolare: penso ad una grande orchestra, dove
ogni strumento è diverso dall’altro e anche le voci sono diverse, ma
tutti sono necessari per l’armonia della musica. San Paolo ce lo dice,
nel capitolo XII della Prima Lettera ai Corinzi. Quindi, come in
un’orchestra, nessuno nel Rinnovamento può pensare di essere più
importante o più grande dell’altro, per favore! Perché quando qualcuno
di voi si crede più importante dell’altro o più grande dell’altro,
incomincia la peste! Nessuno può dire: "Io sono il capo". Voi, come
tutta la Chiesa, avete un solo capo, un solo Signore: il Signore Gesù.
Ripetete con me: chi è il capo del Rinnovamento? Il Signore Gesù! Chi è
il capo del Rinnovamento? [la folla:] il Signore Gesù! E possiamo dire
questo con la potenza che ci dà lo Spirito Santo, perché nessuno può
dire "Gesù è il Signore" senza lo Spirito Santo.
Come voi forse sapete – perché le notizie corrono – nei primi anni
del Rinnovamento Carismatico a Buenos Aires, io non amavo molto questi
Carismatici. E io dicevo di loro: "Sembrano una scuola di samba!". Non
condividevo il loro modo di pregare e le tante cose nuove che avvenivano
nella Chiesa. Dopo, ho incominciato a conoscerli e alla fine ho capito
il bene che il Rinnovamento Carismatico fa alla Chiesa. E questa storia,
che va dalla "scuola di samba" in avanti, finisce in un modo
particolare: pochi mesi prima di partecipare al Conclave, sono stato
nominato dalla Conferenza episcopale assistente spirituale del
Rinnovamento Carismatico in Argentina.
Il Rinnovamento Carismatico è una grande forza al servizio
dell’annuncio del Vangelo, nella gioia dello Spirito Santo. Voi avete
ricevuto lo Spirito Santo che vi ha fatto scoprire l'amore di Dio per
tutti i suoi figli e l'amore per la Parola. Nei primi tempi si diceva
che voi carismatici portavate sempre con voi una Bibbia, il Nuovo
Testamento... Lo fate ancora oggi? [la folla:] Sì! Non ne sono tanto
sicuro! Se no, tornate a questo primo amore, portare sempre in tasca,
nella borsa, la Parola di Dio! E leggere un pezzetto. Sempre con la
Parola di Dio.
Voi, popolo di Dio, popolo del Rinnovamento Carismatico, state
attenti a non perdere la libertà che lo Spirito Santo ci ha donato! Il
pericolo per il Rinnovamento, come spesso dice il nostro caro Padre
Raniero Cantalamessa, è quello dell'eccessiva organizzazione: il
pericolo dell’eccessiva organizzazione.
Sì, avete bisogno di organizzazione, ma non perdete la grazia di
lasciare a Dio di essere Dio! «Tuttavia non c'è maggior libertà che
quella di lasciarsi portare dallo Spirito, rinunciando a calcolare e a
controllare tutto, e permettere che Egli ci illumini, ci guidi, ci
orienti, ci spinga dove Lui desidera. Egli sa bene ciò di cui c'è
bisogno in ogni epoca e in ogni momento. Questo si chiama essere
misteriosamente fecondi!» (Esort. ap. Evangelii gaudium,
280).
Un altro pericolo è quello di diventare "controllori" della
grazia di Dio. Tante volte, i responsabili (a me piace di più il nome
"servitori") di qualche gruppo o qualche comunità diventano, forse senza
volerlo, amministratori della grazia, decidendo chi può ricevere la
preghiera di effusione o il battesimo nello Spirito e chi invece non
può. Se alcuni fanno così, vi prego di non farlo più, non farlo più! Voi
siete dispensatori della grazia di Dio, non controllori!
Non fate da dogana allo Spirito Santo!
Nei Documenti di Malines, voi avete una guida, un percorso sicuro per
non sbagliare strada. Il primo documento è: Orientamento teologico e
pastorale. Il secondo è: Rinnovamento Carismatico ed ecumenismo,
scritto dallo stesso Cardinale Suenens, grande protagonista del Concilio
Vaticano II. Il terzo è: Rinnovamento Carismatico e servizio all'uomo,
scritto dal Card. Suenens e dal Vescovo Helder Camara.
Questo è il vostro percorso: evangelizzazione, ecumenismo
spirituale, cura dei poveri e dei bisognosi e accoglienza degli
emarginati. E tutto questo sulla base della adorazione! Il
fondamento del rinnovamento è adorare Dio!
Mi hanno chiesto di dire al Rinnovamento cosa si aspetta il Papa da
voi.
La prima cosa è la conversione all'amore di Gesù che cambia la vita e
fa del cristiano un testimone dell'Amore di Dio. La Chiesa si aspetta
questa testimonianza di vita cristiana e lo Spirito Santo ci aiuta a
vivere la coerenza del Vangelo per la nostra santità.
Aspetto da voi che condividiate con tutti, nella Chiesa, la grazia
del Battesimo nello Spirito Santo (espressione che si legge negli Atti
degli Apostoli).
Aspetto da voi un’evangelizzazione con la Parola di Dio che annuncia
che Gesù è vivo e ama tutti gli uomini.
Che diate una testimonianza di ecumenismo spirituale con tutti quei
fratelli e sorelle di altre Chiese e comunità cristiane che credono in
Gesù come Signore e Salvatore.
Che rimaniate uniti nell'amore che il Signore Gesù chiede a noi per
tutti gli uomini, e nella preghiera allo Spirito Santo per arrivare a
questa unità, necessaria per l'evangelizzazione nel nome di Gesù.
Ricordate che "il Rinnovamento Carismatico è per sua stessa natura
ecumenico... Il Rinnovamento Cattolico si rallegra di quello che lo
Spirito Santo realizza nelle altre Chiese" (1 Malines 5,3).
Avvicinatevi ai poveri, ai bisognosi, per toccare nella loro carne la
carne ferita di Gesù. Avvicinatevi, per favore!
Cercate l'unità nel Rinnovamento, perché l'unità viene dallo Spirito
Santo e nasce dall'unità della Trinità. La divisione, da chi viene? Dal
demonio! La divisione viene dal demonio. Fuggite dalle lotte interne,
per favore! Fra voi non ce ne siano!
Voglio ringraziare l’ICCRS e la Catholic Fraternity, i due organismi
di Diritto Pontificio del Pontificio Consiglio per i Laici al servizio
del Rinnovamento mondiale, impegnati a preparare l'incontro mondiale per
sacerdoti e vescovi che si terrà a giugno del prossimo anno. So che
hanno deciso di condividere anche l’ufficio e lavorare insieme come
segno di unità e per gestire al meglio le loro risorse. Mi rallegro
molto. Voglio anche ringraziarli perché stanno già organizzando il
grande giubileo del 2017.
Fratelli e sorelle, ricordate: adorate Dio il Signore: questo è il
fondamento! Adorare Dio. Cercate la santità nella nuova vita dello
Spirito Santo. Siate dispensatori della grazia di Dio. Evitate il
pericolo dell'eccessiva organizzazione.
Uscite nelle strade a evangelizzare, annunciando il Vangelo.
Ricordate che la Chiesa è nata "in uscita", quella mattina di
Pentecoste. Avvicinatevi ai poveri e toccate nella loro carne la carne
ferita di Gesù. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo, con quella
libertà; e per favore, non ingabbiate lo Spirito Santo! Con libertà!
Cercate l'unità del Rinnovamento, unità che viene dalla Trinità!
E aspetto tutti voi, carismatici del mondo, per celebrare, insieme al
Papa, il vostro grande Giubileo nella Pentecoste del 2017 nella Piazza
di San Pietro! Grazie!