Inno Acatisto alla Madre di Dio
L'inno Acatisto (dal greco
Akáthistos) è il più antico inno in onore della Vergine Maria e ha avuto
grande influenza nell’iconografia bizantina: molte icone illustrano i
suoi passi. Sembra che l’autore – rimasto anonimo – sia stato Romano il
Melode (491-518) che lo compose per ringraziare la Vergine di aver
liberato Costantinopoli da un’irruzione di barbari. Un canone fu
aggiunto da Giuseppe il Siculo detto “l’Innografo” (813-883), spesso
cantato assieme all’inno Acatisto.
La parola acatisto in greco vuol dire "non seduto": nel recitarlo i
fedeli devono stare in piedi ed è per questo che l’inno Acatisto è in
realtà considerato un contacio (gli inni si cantano seduti). Consta di
24 strofe ed è cantato ufficialmente in periodi dell’anno diversi a
seconda del tipo di chiesa ortodossa, così come differenti sono le
preghiere che inframmezzano l’inno (una versione – slava – è scritta in
corsivo) in particolari ricorrenze. Ufficiosamente i fedeli lo recitano
molto spesso, anche tutti i giorni, ottenendo indulgenze.
Dell’inno Acatisto esistono diverse traduzioni e differenti varianti
(greca e slava): qui si è preferito privilegiare la chiarezza più che
l’esattezza delle costruzioni originali. Per esempio, tra “Salve” e
“Gioisci” si è preferito quest’ultimo perché più rispondente allo
spirito di festa.
1
Accolto l'ordine dell’arcana missione, senza indugio l'Angelo si
presenta alla dimora di Giuseppe e dice alla Vergine: Colui che
discendendo fa piegare i cieli si racchiude senza mutamento tutto in te.
E, vedendolo prendere nel tuo grembo la figura di servo, stupito e a te
esclamo: Gioisci, o Sposa Semprevergine!
2
Il primo fra gli angeli fu inviato dal cielo a recare il saluto alla
Madre di Dio e vedendoti assumere con la voce incorporea un corpo, o
Signore, al solo saluto, restò attonito e rivolto a lei esclamava così:
Gioisci, per te splenderà la gioia;
Gioisci, per te cesserà la maledizione;
Gioisci, redenzione del caduto Adamo;
Gioisci, riscatto delle lacrime di Eva;
Gioisci, altezza inaccessibile all'intelligenza dell'uomo;
Gioisci, profondità insondabile alla mente degli angeli;
Gioisci, sei divenuta il trono del Re;
Gioisci, perché reggi Colui che tutto regge;
Gioisci, stella che annunci il sole;
Gioisci, grembo della divina incarnazione;
Gioisci, per te si rinnova la creazione;
Gioisci, per te si fa bambino il Creatore.
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
3
Sapendosi in purezza, la Santa Vergine risponde a Gabriele senza timore:
“La stranezza del tuo parlare risulta incomprensibile alla mia anima. Tu
annunci una maternità in un seno verginale esclamando: Alleluia?”
4
Desiderando la Vergine conoscere il mistero, esclamò al santo servitore:
“Dal mio grembo votato alla verginità, dimmi come può essere generato un
figlio?” E l’Angelo le rispose con riverenza soltanto questo:
Gioisci, partecipante al mistero ineffabile;
Gioisci, credente di ciò che matura nel silenzio;
Gioisci, preludio ai miracoli di Cristo;
Gioisci, compendio dei suoi dogmi;
Gioisci, scala celeste per cui discese Iddio;
Gioisci, ponte che conduce dalla terra al cielo;
Gioisci, degli Angeli inaudito prodigio;
Gioisci, dei demoni terribile sconfitta;
Gioisci, perché generasti ineffabilmente la Luce;
Gioisci, perché a nessuno hai rivelato il mistero;
Gioisci, perché trascendi la conoscenza dei sapienti;
Gioisci, perché illumini la mente dei credenti;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
5
La potenza dell'Altissimo coprì allora con la sua ombra la Vergine
affinché concepisse; e il suo seno senza frutto si trasformò in campo
fertile per coloro che vogliono cogliervi salvezza, cantando: Alleluia!
6
Accolto Dio nel grembo, la Vergine corse verso Elisabetta e il figlio di
costei riconobbe subito il suo saluto e gioì e con balzi, quasi cantici,
esclamava alla Madre di Dio:
Gioisci, virgulto di pianta che non si dissecca;
Gioisci, possesso di un frutto che non marcisce;
Gioisci, perché allevi Colui che con amore nutre gli uomini;
Gioisci, perché generi Colui che crea la nostra vita;
Gioisci, terreno che produce abbondanza di misericordia;
Gioisci, mensa che porti ricchezza di propiziazione;
Gioisci, perché fai fiorire il giardino di delizie;
Gioisci, perché prepari un rifugio per le anime;
Gioisci, profumo che rende gradite le suppliche;
Gioisci, propiziatrice di perdono al mondo intero;
Gioisci, compiacenza di Dio verso gli uomini;
Gioisci, fiducia degli uomini verso Dio;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
7
Aveva dentro di sé una tempesta di pensieri contrastanti il prudente
Giuseppe. Era sconvolto: ti sapeva vergine ma sospettava un’unione
furtiva, o Immacolata. Ma appena apprese il tuo concepimento per opera
dello Spirito Santo disse: Alleluia!
A Te, o Madre di Dio, che guidasti
la nostra difesa, innalziamo l’inno della vittoria e della riconoscenza,
per essere stata salvati da terribili sciagure. Tu, dunque, nella tua
potenza invincibile, liberaci da ogni sorta di pericoli, cosicché a Te
si esclami: Gioisci, o Sposa Semprevergine.
8
I pastori udirono gli angeli che inneggiavano alla venuta di Cristo
incarnato e, accorrendo a lui come verso il Pastore, lo videro quale
Agnello senza macchia nutrirsi nel seno di Maria e dissero inneggiando a
lei:
Gioisci, Madre dell'Agnello e del Pastore;
Gioisci, ovile del gregge spirituale;
Gioisci, difesa contro i nemici invisibili;
Gioisci, chiave che apre le porte del Paradiso;
Gioisci, perché il cielo si rallegra con la terra;
Gioisci, perché la terra si allieta con i cieli;
Gioisci, voce degli Apostoli che mai tace;
Gioisci, coraggio invincibile dei martiri;
Gioisci, forte baluardo della fede;
Gioisci, fulgido vessillo della grazia;
Gioisci, perché spogliasti il regno dei morti;
Gioisci, perché ci rivestisti di gloria;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
9
I Magi scorsero la stella che guidava verso Dio e seguirono la sua luce
usandola come fiaccola, con essa cercavano il potente Sovrano e,
raggiunto l'Irraggiungibile, lo salutarono acclamando: Alleluia!
10
I figli dei Caldei videro in mano della Vergine Colui che plasmò con le
sue mani l'uomo; lo riconobbero come il Signore, benché avesse preso
figura di servo, e si affrettarono ad adorarlo con doni ed esclamare
alla Benedetta:
Gioisci, Madre dell'astro che mai tramonta;
Gioisci, splendore del mistico giorno;
Gioisci, perché hai spento la fucina dell'inganno;
Gioisci, perché illumini gli iniziati al mistero della Trinità;
Gioisci, perché hai spodestato il crudele tiranno degli uomini dal suo
impero;
Gioisci, perché hai manifestato Cristo Signore amico dell'uomo;
Gioisci, perché ci liberi dal culto pagano;
Gioisci, perché ci salvi dalle opere di corruzione;
Gioisci, perché hai posto fine all'adorazione del fuoco;
Gioisci, perché hai allontanato la fiamma delle passioni;
Gioisci, guida di saggezza per i credenti;
Gioisci, gioia di tutte le generazioni;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
11
Diventati divini messaggeri, i Magi si avviarono verso Babilonia, dove
portarono a compimento il tuo responso e a tutti proclamarono Te o
Cristo, senza curarsi dello stolto Erode, che non seppe cantare:
Alleluia!
12
In Egitto hai fatto splendere la luce della verità dissipando le tenebre
della menzogna; gli idoli infatti, o Salvatore, non sostennero la tua
possanza e crollarono; e coloro che se ne andarono liberi acclamarono la
Madre di Dio:
Gioisci, perché risollevi gli uomini;
Gioisci, perché abbatti i demoni;
Gioisci, perché hai calpestato dell'inganno dell’errore;
Gioisci, perché hai smascherato la falsità degli idoli;
Gioisci, onda del mare che sommergi il pur avveduto Faraone;
Gioisci, roccia che abbeveri chi ha sete della vita;
Gioisci, colonna di fuoco, che guida coloro che sono nelle tenebre;
Gioisci, protezione del mondo più grande della nube;
Gioisci, cibo sostitutivo della manna;
Gioisci, perché distribuisci il santo alimento dell’allegrezza;
Gioisci, perché sei la terra della promessa;
Gioisci, perché da te sgorgano miele e latte;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
13
Tu fosti presentato bambinello a Simeone mentre ormai stava per
abbandonare questo presente mondo fallace, ma egli ti riconobbe come Dio
perfetto e per questo ammirò l'ineffabile tua sapienza esclamando:
Alleluia!
A Te, o Madre di Dio, che guidasti
la nostra difesa, innalziamo l’inno della vittoria e della riconoscenza,
per essere stata salvati da terribili sciagure. Tu, dunque, nella tua
potenza invincibile, liberaci da ogni sorta di pericoli, cosicché a Te
si esclami: Gioisci, o Sposa Semprevergine.
14
Una nuova creazione rivelò il Creatore apparso fra noi sue creature;
poiché germinato da un grembo incontaminato lo conservò intatto quale
era prima, così noi, contemplando il miracolo, inneggiamo alla Vergine,
esclamando:
Gioisci, fiore della verginità;
Gioisci, corona della castità,
Gioisci, perché fai risplendere l'immagine della (nostra) resurrezione;
Gioisci, perché ci manifesti la vita angelica;
Gioisci, albero dai magnifici frutti che nutrono i fedeli;
Gioisci, pianta dalle ombrose fronde che offrono riparo a molti;
Gioisci, perché hai portato in seno Colui che è guida degli erranti;
Gioisci, perché hai dato alla luce Colui che è il liberatore dei
prigionieri;
Gioisci, perché sei la nostra propiziatrice presso il giusto Giudice;
Gioisci, perché sei la riconciliazione per molti peccatori;
Gioisci, perché dai rifugio a chi è privo di fiducia;
Gioisci, perché possiedi un amore che supera ogni desiderio;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
15
Mirando questa prodigiosa natività, distacchiamoci da questo mondo,
elevando la nostra mente al cielo; perché l'Altissimo apparve sulla
terra come umile uomo, per attrarre in alto coloro che a lui acclamano:
Alleluia!
16
L’incomprensibile Verbo discese in terra nella sua pienezza senza per
nulla allontanarsi dai cieli; perché con condiscendenza divina e non
mutazione di luogo si abbassò e nacque dalla Vergine che, assorta in
Dio, udiva:
Gioisci, dimora del Dio infinito;
Gioisci, porta di un venerando mistero;
Gioisci, verità incomprensibile per chi non crede;
Gioisci, indubbio vanto per chi crede;
Gioisci, cocchio santissimo di Colui che siede sui Cherubini;
Gioisci, dimora bellissima di Colui che è sopra i Serafini;
Gioisci, perché concili cose contrarie;
Gioisci, perché congiungi verginità e maternità;
Gioisci, perché hai distrutto la prevaricazione;
Gioisci, perché hai fatto spalancare il Paradiso;
Gioisci, perché sei la chiave del regno di Cristo;
Gioisci, speranza di beni eterni;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
17
Tutta la schiera degli angeli ammirò stupita la grande opera della tua
Incarnazione; perché vedeva Colui, che è inaccessibile come Dio,
accessibile a tutti come uomo, vivere con noi e ascoltare da tutti:
Alleluia!
18
Vediamo diventare davanti a te, o Madre di Dio, i più eloquenti retori
muti come pesci, perché incapaci di spiegare come Tu, rimanendo vergine,
abbia potuto partorire. Noi invece ammirando il mistero, con fede
esclamiamo:
Gioisci, dimora della sapienza di Dio;
Gioisci, scrigno della sua provvidenza;
Gioisci, perché sveli ignoranti gli uomini di dottrina;
Gioisci, perché scopri insipienti gli uomini di scienza;
Gioisci, perché sono diventati stolti i sottili indagatori;
Gioisci, perché si sono inariditi i creatori di mitologie;
Gioisci, perché dissolvi le astuzie dei sofisti;
Gioisci, perché ricolmi le reti dei pescatori;
Gioisci, perché ci trai fuori dall'abisso dell'ignoranza;<
Gioisci, perché arricchisci molti di sapienza;
Gioisci, scialuppa di chi vuol essere salvato;
Gioisci, porto dei naviganti in questa vita;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
19
Volendo salvare il mondo, il Creatore di tutte le cose in esso venne
spontaneamente; e benché come Dio fosse Pastore, apparve per noi e fra
noi come agnello, come uomo parlava agli uomini, ma come Dio sente
dirsi: Alleluia!
A Te, o Madre di Dio, che guidasti
la nostra difesa, innalziamo l’inno della vittoria e della riconoscenza,
per essere stata salvati da terribili sciagure. Tu, dunque, nella tua
potenza invincibile, liberaci da ogni sorta di pericoli, cosicché a Te
si esclami: Gioisci, o Sposa Semprevergine.
20
O Vergine Madre di Dio, tu sei il riparo di vergini e di quanti a Te
accorrono; perché tale ti ha costituita il Creatore del cielo e della
terra, o Inviolata, ponendo dimora nel tuo grembo e insegnando a tutti a
salutarti:
Gioisci, colonna della verginità;
Gioisci, porta della salvezza;
Gioisci, prima ispiratrice della spirituale creazione;
Gioisci, dispensatrice della bontà divina;
Gioisci, perché rigeneri chi è concepito nel male;
Gioisci, perché ridoni intelligenza a chi è privo di intelletto;
Gioisci, perché hai schiacciato chi corrompe le menti;
Gioisci, perché hai dato alla luce il seminatore della castità;
Gioisci, talamo di nozze illibate;
Gioisci, perché riconcili con il Signore i fedeli;
Gioisci, santa educatrice di vergini;
Gioisci, perché accompagni alle nozze le anime sante;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
21
È vinto ogni canto che voglia eguagliare l'abbondanza delle tue molte
misericordie, o Signore; anche se a te, o santo Re, offrissimo tanti
cantici quanti i granelli di sabbia mai faremmo cosa degna di quanto hai
donato a chi ti acclama: Alleluia!
22
Noi vediamo la Vergine come fiaccola splendente, apparsa a coloro che
sono nelle tenebre; perché avendo acceso il Lume immateriale, ella guida
tutti alla cognizione divina, illuminando di splendore le menti e viene
onorata da questa esclamazione:
Gioisci, raggio del Sole spirituale;
Gioisci, riverbero dello splendore senza tramonto;
Gioisci, fulgore che illumini le anime;
Gioisci, tuono che atterrisci i nemici;
Gioisci, perché fai sorgere la luce sfolgorante;
Gioisci, perché fai scaturire il fiume dalle inesauribili acque;
Gioisci, simbolo del fonte battesimale;
Gioisci, perché togli le macchie del peccato;
Gioisci, lavacro che purifichi la coscienza;
Gioisci, coppa che mesci esultanza;
Gioisci, fragranza del profumo di Cristo;
Gioisci, vita del mistico convito;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
23
Volendo perdonare le antiche offese, Colui che rimette i debiti a tutti
spontaneamente si presentò a coloro che si erano allontanati dalla
grazia e, lacerata la condanna del peccato, da tutti sente esclamare:
Alleluia!
24
Lodando il tuo parto, noi tutti ti celebriamo come tempio vivente, o
Madre di Dio. Nel tuo grembo, infatti, abitò il Signore, Colui che
l’universo regge nelle sue mani. Egli ti fece santa e ricca di gloria e
ha insegnato a tutti a cantarti:
Gioisci, tempio del Verbo di Dio;
Gioisci, la più santa di tutti i santi;
Gioisci, arca d’oro, cesellata dallo Spirito Santo;
Gioisci, tesoro inesauribile della vita;
Gioisci, diadema prezioso dei pii regnanti;
Gioisci, venerabile gloria dei vescovi devoti;
Gioisci, baluardo inespugnabile della Chiesa;
Gioisci, fortezza invincibile dell'impero;
Gioisci, per te si innalzano i trofei;
Gioisci, per te soccombono i nemici;
Gioisci, salute per il mio corpo;
Gioisci, salvezza per la mia anima;
Gioisci, o Sposa Semprevergine!
A Te, o Madre di Dio, che guidasti
la nostra difesa, innalziamo l’inno della vittoria e della riconoscenza,
per essere stata salvati da terribili sciagure. Tu, dunque, nella tua
potenza invincibile, liberaci da ogni sorta di pericoli, cosicché a Te
si esclami: Gioisci, o Sposa Semprevergine.
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