Una proposta...

di Don Pino Pellegrino

Ora una proposta:

Non so se sia fattibile, ma so che alcuni genitori la attuano.

Si tratta del "punto preghiera".

Nelle nostre case abbiamo il "punto televisione", il "punto ristoro", il "punto riposo". Perché non potrebbe trovar posto anche il "punto preghiera"?

Sì, un luogo, una parete, un angolo opportunamente allestito per l'orazione: un luogo ove tutta la famiglia o singolarmente vi si può fermare a raccogliersi in silenzio per riflettere, meditare e pregare.

Così il "punto preghiera" può diventare il luogo più prezioso della casa, dove si risolvono crisi di nervi, tensioni, depressioni, incomprensioni.

Ecco: "punto preghiera" come punto di ristoro psichico,

come punto di salute della famiglia.

Perché?

Perché se le famiglie pregassero di più si ammalerebbero di meno.

Perché si ammalerebbero di meno? Perché è incredibile quanto le cose cambino pregando.

La preghiera ammorbidisce i cuori, li rende più accoglienti, più generosi, più buoni. La preghiera cambia l'aria di casa; la preghiera unisce.

La proposta del "punto preghiera" è più che motivata. Questi sono gli elementi essenziali per allestirlo: un crocifisso, una candela, un ramo di ulivo, un'immagine della Madonna e dei Santi di cui si porta il nome, una mensolina con sopra un libretto di preghiere e il Vangelo.

È una proposta eccessiva? Irrealizzabile?

Mi sembra di no.

Ne vale la pena.

Il "punto preghiera" è stato per molti la salvezza della famiglia.

 

                                                                                                                    Don Pino Pellegrino

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