LA
FAMIGLIA SI E' RICONCILIATA
Cinque
anni fa nella famiglia di mio figlio Giacomo cominciarono a soffiare venti di
tempesta:
incomprensioni tra
marito e moglie, maltrattamenti, lacerazioni di ogni genere, divisione su tutto,
sino alla separazione di fatto. Erano già pronti e firmati i documenti per la
separazione legale.
Io
e mio marito, con tutto il nostro amore e con tutte le nostre forze, cercavamo
di alleviare le sofferenze soprattutto dei bambini, che continuavano a chiedere:
« Perché il papà non dorme più con noi? » Era una situazione dolorosa per
tutti e difficilissima.
Mi
rivolsi alle preghiere di P. Matteo e di tanti fratelli e sorelle del
Rinnovamento che mi esortarono a continuare a pregare e a sperare.
Una
notte sognai P. Matteo che, in sogno, mi disse: - Adesso io, di questa
situazione ne parlerò al Padre. Tu non venire più da me. Te lo dirò io quando
dovrai venire.
Non
passò molto tempo e il Signore si manifestò nella sua gloria.
Mio
figlio era a casa mia. Nel guardarlo i miei occhi versavano lacrime amare, e il
cielo sembrava piangere con me. Ad un tratto lo fissai negli occhi ed esclamai:
« Com'è stata vera la profezia che P. Matteo mi fece qualche anno fa! ». «
Qual è questa profezia?», mi chiese lui. Ed io: «Su mia richiesta, in una
preghiera di discernimento, alla presenza di due sorelle del Pastorale, P.
Matteo mi disse: - Il Signore ti chiama a percorrere le vie della sua Passione e
a bere il Suo calice amaro! E aggiunsi: -Tu, figlio mio, sei il mio calice
amaro!
Queste
parole lo colpirono profondamente. Mi disse che voleva andare a parlare subito
con P. Matteo.
Quel
giorno, a quell'ora, sembrava impossibile parlare con P. Matteo. Pioveva a
dirotto. Tutte le porte e i cancelli erano chiusi. Ma ecco che, come per un
miracolo, si apre il cancello e compare la figura di P. Matteo. Sembrava Gesù
Buon Pastore venuto a recuperare la sua pecorella smarrita. Lo prese per mano,
lo portò nella sua stanza. Parlò con lui. Mio figlio uscì che sembrava un
altro. Giunto a casa si abbandonò ad un pianto dirotto: era il pianto
liberatorio. Tutti eravamo commossi, allorquando si levò la voce
dell'innocenza:
- Papà perché piangi?
Dopo
alcuni giorni, quando si rasserenò, mio figlio mi disse: Padre Matteo mi ha
salvato la vita! Quando ha pregato su di me e mi ha imposto le
Con
nostra immensa felicità prese dal cassetto il foglio della separazione, chiamò
a sé la moglie e, abbracciandola, lo strappò davanti a lei. Ebbe inizio, da
quel momento, una nuova vita benedetta da Dio, con il dono di una splendida
bambina che è stata battezzata il 6 Giugno scorso, festa del Corpus Domini,
proprio da P. Matteo. Era anche, il giorno del mio compleanno...
Lode
al Signore!
Maria
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