LA GIOIA DI RIMINI


Come ogni anno, si torna da Rimini pieni di gioia e di entusiasmo per le meraviglie che il Signore ha compiute.
Proprio a Rimini, dove spesso abbonda il peccato (immoralità, discoteche, convegni profani), come ha sottolineato P Matteo, il Signore si prende ogni anno la rivincita facendo sovrabbondare la sua grazia e riempiendo i cuori della sua presenza.
Andare a Rimini comporta spesso sacrifici, ma il Signore li ricompensa in abbondanza. Anche il nostro fratello diacono, Marcello, con difficoltà è andato a Rimini, e ha cantato leggendo il Vangelo con un occhio; ha cantato così bene, che tutti hanno applaudito, per tre giorni.
È proprio l'opera di Cristo, l'opera dello Spirito che, pure nell'infermità, ha fatto cantare e non ha fatto indietreggiare questo nostro fratello.
Tante persone sono rimaste trasformate dalla grazia del Signore; hanno gioito, hanno cantato, hanno glorificato Dio. Ed è proprio questa carica di gioia che è stata evidenziata dai diversi fratelli e sorelle (soprattutto giovani) che hanno reso testimonianza al gruppo della Noce, al loro rientro da Rimini.
« Eravamo quattro ragazze assegnate al gruppo Alfa », ha detto una nostra sorellina; « ce n'erano da tutta l'Italia. Siamo state tutto il tempo insieme.
Il Signore ci ha unite, e ci ha dato una grande gioia e una grande pace. Ora siamo rimaste molto unite tra noi ».
E un'altra sorella: "La gioia che ho provato e l'amore che sento dentro il mio cuore li voglio manifestare a tutti. Gesù è risorto e noi dobbiamo risorgere con Lui per lodarlo e benedire il suo nome per sempre.
Rosa: "Per me era la prima volta. E' stato un viaggio faticoso per me sofferente, ma una gioia così grande non l'ho mai provata.. . Non so che mi è successo dentro, non mi so esprimere. Durante il viaggio poi, sopra il treno, la via del ritorno non l'abbiamo vista. Abbiamo volato! . . . A che eravamo a Barcellona a che siamo arrivati a Palermo
Michele: Anche per me era la prima volta e là ho trovato veramente le meraviglie che Dio ha fatte. A primo impatto mi sono disorientato veramente, perchè c'era un popolo. Poi mi sono preso di coraggio vedendo P. Matteo e Marcello. Mi sembrava che da molti anni vivevo in mezzo a tutti questi fratelli. Io sono un peccatore e il Signore mi ha tenuto quattro giorni in braccio. Mi ha fatto dimenticare i miei cari mi ha riempito il cuore di gioia. In ultimo il Signore ci ha voluto elargire una grande grazia (e non è una mia invenzione perché l' hanno testimoniato in tanti): ci ha voluto premiare di un sorriso, il sorriso di Gesù Misericordioso".
Simona: "E' stata una chiamata del Signore. E' stata un'esperienza bellissima. Ero così gioiosa che sono riuscita a coinvolgere un pò tutti".
'Giuseppe: "Siamo partiti un po' addormentati e invece al ritorno, alla stazione di Rimini, tutti ci guardavamo perché eravamo pieni di gioia, di giubilo, e ci siamo messi tutti a cantare ».
Giusi: "La presenza di Cristo l'abbiamo vissuta dentro di noi. E' la Cristo-conformazione e questo lo vogliamo dire a tutti ».
Una sorella: "Siamo stati tutti chiamati. Io sono stata chiamata. I posti in treno erano tutti esauriti, ma io desideravo andare a Rimini. Un fratello mi ha detto: "Fatti le valigie e vai alla stazione". Io ho avuto fede in Dio e l' ho fatto. Ebbene, il Signore mi ha accontentata."
Giuseppina Trupiano: "Voglio ringraziare il Signore per la presenza di tutti i gruppi religiosi. La preghiera è stata gioiosa. Anche il S. Padre ci ha mandato il messaggio ed eravamo tutti felici".
Francesco: Sono 12 anni che vado e vengo da Rimini. Anno per anno c'è sempre stata una novità, una spiritualità diversa, ed è sempre un'esperienza felicissima. Il Signore ci dà la carica. Ed io, al ritorno, vorrei abbracciare tutti perché il Signore ci dà questa carica e sembra dirci: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi".
        

TORNA INDIETRO